L’IA può essere un elemento cruciale nell’evoluzione del mercato bancario e finanziario, purché alla base ci siano la creatività umana e la sua centralità nel processo decisionale.
Un articolo di Gianluca Berghella
Siamo realmente nel pieno di un’era di grande portata trasformativa. Come già successo in altre epoche, l’ondata innovativa sta investendo quasi ogni aspetto della cultura, della società e dell’ambiente.
Questa volta l’agente trasformatore è il digitale la cui crescita esponenziale ha reso possibile lo sviluppo dell’automazione, del machine learning e dell’intelligenza artificiale, che a sua volta, con il suo enorme potere di archiviazione ed elaborazione di dati, consente di ridurre i vincoli e aumentare la capacità di risoluzione di una grande varietà di problemi, anche complessi.
L’intelligenza artificiale ha già rivoluzionato numerose industrie grazie all’aumento della potenza di calcolo, la disponibilità di grandi quantità di dati e l’utilizzo di tecniche di apprendimento automatico molto avanzate. Nel settore banca-finanza ci sono già diversi livelli di adoption di questa tecnologia – dal machine learning fino a soluzioni di AI più evolute – da parte di importanti istituzioni bancarie e finanziarie con il fine di potenziare l’efficienza operativa, ridurre i costi e migliorare l’esperienza cliente, rendendola più contestuale.
Sempre più spesso troverete integrati, nelle piattaforme di advisory bancaria e finanziaria, algoritmi AI che analizzano la storia finanziaria individuale, gli obiettivi di investimento e la propensione al rischio degli investitori. Profilano, prevedono, monitorano. Obiettivo: supportare il banker in quello che oggi viene definito il “fenomeno di personalizzazione di massa”, la creazione su vasta scala di proposte create su misura in base alle effettive esigenze e alle circostanze di vita specifiche degli individui.
Il recente boost mediatico connesso al lancio di ChatGPT ha sdoganato un concetto di IA conversazionale molto semplice e intuitivo dando un’idea immediata di cosa si possa fare con questa tecnologia. ChatGPT è un modello di linguaggio sviluppato da OpenAI che utilizza una rete neurale Transformer, una delle tecnologie più promettenti nell’ambito dell’intelligenza artificiale e del machine learning, e algoritmi avanzati di apprendimento automatico per generare risposte simili a quelle umane all’interno di una conversazione tra uomo e macchina.
Dobbiamo però prestare attenzione. Le innovazioni tecnologiche sono commodities e sono convinto che vadano sempre viste come una straordinaria opportunità, non come una minaccia. Tuttavia, il loro fattore strategico, distintivo e competitivo è sempre la PERSONA, con le sue competenze e il bagaglio di conoscenze più adeguate a far sì che il percorso di innovazione sia lungimirante e realmente efficace e non rechi danno alla società.
Cerchiamo di non perdere mai di vista la linea di demarcazione fra uomo e macchina, perché solo ricordando che stiamo interagendo con macchine possiamo restituire un ruolo centrale alla creatività umana e al nostro spirito critico, che ci permette di verificare, adattare, contestualizzare risposte e risultati restituiti dagli algoritmi, evitando di annullare la relazione e la comunicazione tra le persone.
Questi strumenti sono potentissimi, e possono anche essere utili, ma all’interno di un solco tracciato dall’uomo per lo sviluppo umano. Made by Humans for Humans.Non mi stancherò mai di ripetere che l’uomo è e sarà l’unico responsabile del futuro del mondo. L’unico in grado di garantire che ogni applicazione dell’intelligenza artificiale, ogni suo utilizzo, ogni suo processo di apprendimento, ogni sua elaborazione di dati permanga entro il perimetro di una società eticamente fondata, libera, tollerante e giusta.
